immediatezza e comunicatività proprie al genere. Impossibile, poi, negare l'influenza esercitata su gruppi di più continenti: un'influenza che giunge fino all'oggi e che - fatto poco usuale - proviene da periodi stilisticamente dissimili della produzione crimsoniana.
 
In The Court Of King Crimson procede lungo coordinate discorsive, ed è in grado di funzionare altrettanto bene per il neofita in cerca di un punto di accesso che per il fan di lunga data. La carta vincente del libro è il fatto cheSmith abbia avuto accesso a tutti i musicisti che hanno fatto parte del gruppo, ciò

che consente una pluralità di prospettive - nonché di opinioni, spesso decisamente contrastanti e talvolta 'franche e schiette'. Stimolanti Ian McDonald e Michael Giles sul primo periodo, Gordon Haskell e Nick Evans su Lizard, mentre è impagabile la testimonianza del percussionista Jamie Muir, a proposito del cui lavoro sul celeberrimo Larks' Tongues In Aspic vengono forniti interessanti e inediti particolari che mettono immediatamente voglia di riascoltarlo.

APPROFONDIMENTI EVENTUALI
SID SMITH blog ufficiale

Beppe Colli