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- via piave 214
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VENERDI' 11 FEBBRAIO 2005
- ore 22:00
CHRISTY DORAN/ROBERTO DANI - Prospettive |
Una vera novità assoluta.
Per la prima volta due musicisti di estrazione ed esperienze piuttosto
differenti, si incontrano, si sono dati appuntamento in un territorio
musicale di grande fascino. Composizioni ed improvvisazioni si
alterneranno in un contesto musicale formalmente libero di cambiare
forma e colore in qualsiasi momento. Prospettive possibili. |
LA SCHEDA (a cura di
Francesco Calabrò) |
Christy Doran
è nato nel 1949 a Greystones, nei pressi di Dublino, ma vive in Svizzera
da quando aveva dieci anni. Cresciuto tra ascolti molto eterogenei,
dalle ballate irlandesi (complice il padre cantante) alla musica di Jimi
Hendrix, nel corso di trent'anni di attività ha collaborato con un
numero infinito di personaggi di spicco dell'area sperimentale e
improvvisativa europea e d'oltreoceano, da Carla Bley a Han Bennink, da
Albert Mangelsdorff a Piérre Favre.
Gli OM, uno dei gruppi più importanti nell’ambito della musica
improvvisata degli anni Settanta, hanno avuto origine dalla
collaborazione di Doran con il sassofonista Urs Leimgruber, il bassista
Bobby Burri e il percussionista Fredy Studer. Quest’ultimo ha affiancato
Doran in svariati progetti, come nel caso di «Red Twist & Tuned Arrow»
(col pianista Stephan Wittwer), di due quartetti a 'doppio basso' (uno
con Jean-François Jenny Clark e Jamaaladeen Tacuma, l'altro con Burri e
Magnenat) e del gruppo/tributo incentrato su materiali di Hendrix (con
Phil Minton, Amin Ali e Django Bates, sostituito più tardi dal
violoncellista Tom Cora), di cui oggi fan parte la bassista americana
Kim Clarke (per anni coi Defunkt di Joseph Bowie) e l'eccentrica
cantante svizzera Erika Stucky.
Nel 1997 Christy Doran ha costituito (con il cantante Bruno Amstad, il
bassista Wolfgang Zwiauer e il batterista Fabian Kuratli) i New Bag, un
esempio estremamente originale di commistione tra diverse influenze
stilistiche, dal rock alla musica indiana, dall'hard-core al jazz
contemporaneo. Il gruppo, che ha tenuto concerti negli Stati Uniti, in
America Latina, in Africa e in Europa, ha incrementato il proprio
organico nel 2001 con l'aggiunta del pianista/tastierista Hans-Peter
Pfammatter, membro (con Doran, Urs Leimgruber e Fritz Hauser) di un
quartetto di composizione istantanea di cui è imminente la pubblicazione
del cd «La Fourmi».
Doran insegna alla Musikhochschule di Lucerna e nel corso degli anni ha
tenuto conferenze e seminari in tutto il mondo: «Non sono un chitarrista
jazz», ci ha detto, «non ho mai aspirato ad esserlo: l'improvvisazione
appartiene a molteplici contesti culturali, gli studenti della Berklee
corrono il rischio di sperimentare solo un granello di questo mondo
infinito». |
Il vicentino
Roberto Dani,
classe 1969, ha fatto parte da giovanissimo del gruppo progressive Devil
Doll (che conquistò uno status quasi mitico in Corea e Giappone) prima
di dedicarsi completamente al jazz e alla musica improvvisata. A partire
dalla metà degli anni Novanta lo troviamo a fianco di Paolo Fresu e
Nguyen Lè nell’Euro Quartet, e in contesti diversi con Richard Galliano,
Kenny Wheeler, Gianni Coscia e Gianluigi Trovesi.
Nel 1998 compone musiche per balletto per il Teatro La Scala di Milano e
incide il suo primo lavoro solista «Images» con Norma Winstone, Henning
Sieverts e Glauco Venier. Seguiranno la costituzione del quartetto con
Louis Sclavis, Vincent Courtois e Kyle Gregory, e concerti in tutta
Europa e nei più celebrati club newyorkesi.
Dani, spesso in coppia col contrabbassista Salvatore Majore nei tour di
musicisti di spicco come Tim Berne, Ben Monder, Ralph Alessi, Erik
Friedlander e Mick Goodrick, ha collaborato recentemente in ambito
italiano anche con Giorgio Gaslini, Simone Guiducci, Umberto Petrin,
Bebo Ferra, Roberto Bonati, Sergio Fedele e Paolo Birro. La sua ricerca
strumentale e compositiva, tesa ad un approccio molto originale col
ritmo e con le dinamiche sonore, sta contribuendo ad affermarlo come uno
dei giovani musicisti più interessanti della scena improvvisativa
contemporanea. |
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