IL GRUPPO

L’idea di Telegram nasce nel 2003, per comporre e suonare pop rock in italiano da un’idea di Claudio Valente e Nicola Gomirato, entrambi di Mestre (Ve) dopo lo scioglimento della loro precedente band, Festamobile.

La prima esibizione in assoluto (anche se con il provvisorio nome Glam) li vede suonare al Rock Festival di Marcon (Ve) dove aprono la serata per la top-chart band The Ark. Poco dopo si rinchiudono in sala prove per comporre il materiale contenuto nel loro primo demo. Durante questo periodo di elaborazione si delineano con maggiore chiarezza le coordinate del suono Telegram: chitarre, basso, batteria voci , tasti sfiorati più che tastiere, suoni estranei e rumori come colori di fondo, come spie di altre derive possibili a far emergere dal mondo reale, la vita vera, con la sua forza destabilizzante, nella serenità formale della canzone pop. Canzoni pop come riassunti di migliaia di ascolti amati, vissuti e metabolizzati per poi essere rievocati lungo composizioni originali capaci di epifanie improvvise, di quelle che si potrebbero raffigurare come delle note a piè di pagina, a testimoniare un’infinita passione per il rock e il pop, senz’altro d’oltremanica e d’oltreoceano, ma anche per la canzone italiana, con la sua grande lezione melodica e testuale.

Claudio Valente canta e scrive canzoni, testi e musiche. Negli anni ’80 fonda, gli Art Déco, formazione di new wave a tinte elettro-pop, con la quale incide per l’etichetta di Mestre Art Rètro Ideas tre singoli, cantando in inglese. Esauritasi questa esperienza Claudio forma i Circle con musicisti di Treviso, con i quali inizia a scrivere e a cantare in italiano. Inizia anche un’intensa attività live che, durante la breve vita della band, tre anni appena, li porterà a superare il centinaio di concerti un po’ ovunque nel nord Italia, li vedrà vincere il primo Vinile Rock Contest di Rosà (VI) con una canzone pubblicata nella relativa compilation e soprattutto li vedrà come vincitori/finalisti sul palco di Arezzo Wave ’90 in una serata ripresa da Video Music (anche per Arezzo Wave verranno pubblicati due brani nel CD compilation della manifestazione). Invitati come rappresentanti del rock emergente italiano al Festivale di Beaune in Francia riscuoteranno un buon successo di pubblico e di critica. Poi le strade dei Circle si separano e Claudio incontra Nicola Gomirato, chitarrista e compositore a sua volta, dando vita a Festamobile, un sodalizio che si rivelerà vera e propria anticamera per i progetti futuri. Nicola è chitarrista proveniente da esperienze più orientate verso la fusion e il jazz, ma la sua smodata passione per il rock e per i Beatles lo portano a buttarsi con entusiasmo nel progetto Festamobile. Qui i semi dei Telegram in una serie di canzoni pop-rock, molto elettriche, ma melodiche al tempo stesso, tra suggestioni new-wave, brit-pop e glam-rock. Incidono due demo e un singolo autoprodotto e suonano nei principali locali rock della scena veneziana.

L'ALBUM

TELEGRAM è il cd di esordio che viene pubblicato a fine dicembre 2004, nei negozi da gennaio 2005, dall’etichetta High Tide di Mestre per le Edizioni Franton, entrambe dell’editore veneziano Toni Tasinato. Il cd è prodotto da Valgo Music, management di Tiziano Valente, con la direzione artistica di Alessandro Pizzin, registrato e mixato al Collage Studio di Spinea da Davide Tagliapietra ( tecnico del suono, produttore egli stesso e, come chitarrista, già con artisti come Tiziano Ferro e Elisa).

L’album è suonato da i Telegram, ovvero:
Claudio Valente
Nicola Gomirato
con l’aiuto di
Lorenzo Terminelli (batteria),
Gianpaolo Diacci e Domenico Meggiato (basso)
Davide Tagliapietra (chitarra su alcuni brani).

Arrangiamenti di Alessandro Pizzin e Telegram.

Il disco prodotto è il manifesto programmatico del suono e dei contenuti del gruppo, con l’intenzione di attuare una comunicazione diretta, secca, incisiva e sintetica con il pubblico.
Nel cd ci sono brani rock potenti e lirici come “Ferito”, “Giorni” e una ballata a tempo di valzer dall’atmosfera decadente, nostalgica, “giallastra” come “Novecento”; ci sono episodi come “Il Re del Rock ‘n’ Roll” e “Invernomuto (Telegram Spam)” che affermano la voglia di infrangere la serenità formale della pop song classica, ben rappresentata invece da “Splendidi Inutili”. Nell’indie-pop al vetriolo de “La tua ragazza”, fanno capolino anche i Beatles mentre “Casasenza” e una classica protest song , batteria groovy e arpeggio di chitarra circolare, dolce ma, a tratti, claustrofobico, dove la questione dei senza tetto viene raccontata in prima persona, con toni lirici e rabbiosi al tempo stesso.

“Polveredistelle” , è una ballata acustica notturna e romantica, ma di un romanticismo fatto marcire dai rumori di fondo, quasi “industrial”, che sottendono tutta la song, rendendola straniata e straniante, aliena, persa nello spazio (“planet earth is blue and there’s nothing I can do”, dice in proposito Claudio).

I testi mettono in scena una galleria di svariati personaggi sullo sfondo di una città metropolitana che, illuminata dalle luci fredde dei neon, diventa l’onnipresente contenitore di storie, sogni, aspirazioni deluse, di amanti feriti e amici che per amore tradiscono, di senzatetto, di vecchie dive lesbiche sul viale del tramonto, stelle del rock in pieno ego trip allucinato e invadenti personaggi televisivi dal sorriso stereotipato e inquietante.

APPROFONDIMENTI EVENTUALI:
Telegram website